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Il LIBERTY a PORTA VERCELLINA: la borghesia si trasferisce in periferia

itinerario guidato da Marta Candiani, architetto e guida turistica

balcone liberty
Casa Lauger – decorazione in maioliche e balcone in ferro battito

Liberty Liberty Liberty

Descrizione

L’itinerario percorre numerose vie del quartiere residenziale della nuova borghesia imprenditoriale, sorto tra fine Ottocento e inizio Novecento a seguito dell’abbattimento delle mura spagnole verso il Castello Sforzesco, voluto dal primo Piano Regolatore della città (Beruto, 1889). Il quartiere è strutturato secondo un disegno urbano regolare e con assi visuali, su modello parigino, ed è realizzato sia con edifici eclettici che con splendidi esempi di architettura Liberty.

Le caratteristiche del Liberty

Andremo quindi alla ricerca di linee morbide e fluenti, di elementi zoomorfi e floreali, che caratterizzano i ferri battuti, la ceramica dipinta e il cemento decorativo soprattutto delle facciate, ma anche delle cancellate, degli androni e delle scale degli edifici. Potremo così comprendere quali sono le caratteristiche dei nuovi edifici residenziali di inizio ‘900, che pur presentando molte varianti, mantengono un carattere unitario, classificabile come stile Liberty.

Residenze Liberty

Partendo dal Bar Magenta, istituzione milanese centenaria con arredi liberty originari, scopriremo numerosi edifici residenziali negli isolati attornio a via XX Settembre, l’asse alberato con villini Liberty con torretta (quasi tutti oggi scomparsi) attorno cui è organizzato il quartiere. Tre architetture molto diverse tra loro dell’arch. Ulisse Stacchini (Casa Donzelli, 1903-4, in via GiobertiCasa Apostolo, 1907, in via TassoCasa Donzelli, 1907-9, in via Revere. In via Tasso si trova anche un’altra Casa Donzelli (1913) e in via Mascheroni la Casa Carugati-Felisari, con ferri battuti di Alessandro Mazzucotelli, in via Ariosto l’imponente ma sobria casa Agostoni dell’arch. Menni (1908) appena restaurata. Infine in via Tamburini il particolare Villino Maria Luisa (1906, rifatto nel 1924) con ferri battuti di Mazzucotelli.

La chiesa e la farmacia

Nella piazza Tommaseo domina poi la chiesa tardo barocca di S. Maria Segreta, che gli abitanti del quartiere dietro il Cordusio (dove ancora oggi c’è la via omonima) hanno letteralmente “trasportato” trasferendosi nel nuovo quartiere di Porta Vercellina.

L’itinerario termina infine in p.le Baracca alla Casa Lauger (1905-6), dell’arch. Antonio Tagliaferri, dove troviamo la Farmacia S. Teresa, unico esercizio commerciale rimasto con gli arredi originali Liberty.

  • durata visita da 1 ora 30 minuti a 2 ore
  • la visita è completamente in esterno ed è fattibile in qualsiasi orario dalla primavera all’autunno, in estate anche in orario serale
  • per riuscire a vedere ingresso e corpo scale di almeno un edificio è necessario tenere la visita in un giorno infrasettimanale o il sabato mattina