Federico Borromeo, nipote di San Carlo, fu cardinale di Milano dal 1595 fino alla morte, sopraggiunta nel 1631. Educato sotto l’attenta supervisione dello zio, nutrì fin da subito una particolare propensione per l’arte e la cultura in genere; come massimo propugnatore degli ideali della chiesa della Controriforma si impegnò nella costituzione di un organismo, quello dell’Ambrosiana, volto alla formazione di artisti e uomini di cultura. Nel 1609 aprì alla pubblica consultazione la Biblioteca, ricca di codici miniati e preziosi incunaboli da lui stesso acquistati sul mercato antiquario europeo; di poco successiva fu la costituzione della Pinacoteca in cui confluirono i capolavori collezionati direttamente dal cardinale, come la Canestra di Frutta di Caravaggio, il cartone della Scuola di Atene di Raffaello, l’Adorazione dei Magi di Tiziano e le opere della scuola dei Leonardeschi.
La visita di propone di illustrare la storia dell’istituzione, soffermandosi in particolar modo sul nucleo originale della pinacoteca organizzato dallo stesso Federico; il percorso si conclude nell’antica sala di lettura della biblioteca federicana, ove sarà possibile ammirare alcuni fogli del prezioso codice atlantico di Leonardo.
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