Itinerario guidato da Monica Torri, architetto e guida turistica
Era il 1939 quando, in anticipo rispetto ai tempi previsti, si inaugurava il nuovissimo Ospedale di Niguarda. Un’importante eredità di eccellenza e di solidarietà che si tramandava da quella Ca’ Granda che Francesco Sforza aveva eretto cinquecento anni prima, per inseguire il suo sogno di grandezza.
A tramandare questo messaggio centrato sull’uomo, un ricco corredo di opere d’arte eseguite dai maggiori artisti del Novecento, tra cui Arturo Martini, Mario Sironi e Francesco Messina, i cui gruppi scultorei con le figure del duca e di San Carlo Borromeo, sotto l’emblema della Colomba, accolgono ancora oggi chi entra.
L’Ospedale, vera e propria cittadella della salute, è oggi al centro di un grande e importante progetto di ampliamento che rinnova quella tradizione dell’istituzione come luogo all’avanguardia nella scienza medica. I suoi nuovi e funzionali padiglioni infatti, pur nella loro modernità architettonica, non cessano di mantenere un legame simbolico e forte con quella nobile tradizione.
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