Itinerario guidato da Marta Candiani, architetto e guida turistica
L’itinerario percorre degli ambienti tipici milanesi e lombardi, un tratto dei 2 navigli che portano le acque del Ticino in Milano (Naviglio Grande) e che le portano via (Naviglio Pavese) e il territorio agricolo incluso tra essi, il Parco delle Risaie, compreso nel Comune di Milano e parte del Parco Agricolo Sud.
Lungo il Naviglio Pavese
Il percorso in bicicletta parte dalla Darsena di Porta Ticinese, imboccando l’Alzaia del Naviglio Pavese e segue in discesa le acque del canale per circa 5 km, fino all’area verde di Cantalupa, pedalando su strada a traffico promiscuo.
Si incontrano subito i primi 2 manufatti idraulici, le chiuse, che permettevano il trasporto merci su via d’acqua in entrambe le direzioni, dato che il Naviglio Pavese ha un forte dislivello fino a Pavia. La Conchetta, in piena zona urbana, copre un salto di 1,8 m., mentre la più alta e più periferica Conca Fallata permette un salto dell’acqua di 4,8 m., dove era prevista una piccola centrale idroelettrica che ne sfruttava il salto.
Poco prima della Conca Fallata vediamo, sull’altro lato del Naviglio, la Chiesa Rossa o S. Maria alla Fonte, tipico edificio romanico lombardo, ma di origini altomedievali e forse prima ancora insediamento romano. Sullo stesso lato troviamo verso la città anche le tipiche le casere, edifici passanti con più cortili che collegano il Naviglio al parallelo Corso S. Gottardo.
La ex-Cartiera Binda si era insediata nel 1857 proprio all’altezza della Conca Fallata, dove il Naviglio incrocia il fiume Lambro, per sfruttarne l’energia generata dal salto dell’acqua tra i 2 corsi d’acqua. Il piccolo borgo autosufficiente, con case operaie e mensa oltre allo stabilimento produttivo, dismesso dal 1997, è stato oggetto di riqualificazione urbana negli anni 2003-6.
Il Parco delle Risaie
Si prosegue nella periferia di Milano, dove il paesaggio inizia a cambiare, con costruzioni rurali, campi seminati, volatili di varie specie: sembra di essere fuori dalla città. Poi si imbocca la via Gattinara, che ci consente di superare con un cavalcavia l’autostrada del Giovi. Si entra quindi nel Parco delle Risaie, porzione cittadina del Parco Agricolo Sud, dove si percorrono piccole strade tra campi agricoli, coltivati per la maggior parte a risaie, che saranno a diversi livelli di crescita in base alla stagione. Sul percorso troviamo la Chiesetta e la Cascina di S. Marchetto e la Cascina Battivacco (con anche allevamento di bovini), un vecchio mulino, numerose rogge ed orti, qualche altra cascina ancora attiva o diroccata.
Lungo il Naviglio Grande
Ritorneremo in area più urbana in zona Ronchetto sul Naviglio, per raggiungere il Naviglio Grande: con la nuova passerella pedonale si passa sull’Alzaia, percorso ciclabile di circa 5 Km che ci riporta alla Darsena. Lungo questa troviamo numerosi luoghi ed edifici storici interessanti, che ci parlano della storia e delle attività artigianali, industriali e agricole di Milano.
Vediamo sulla sponda opposta, la Ripa, l’ex complesso industriale della Richard Ginori, con il suo ponte mobile in ferro del 1908 e il binario tronco della ferrovia che lo percorreva. Dopo la chiusura della fabbrica nel 1996, l’area è stato oggetto in parte di una riqualificazione funzionale, che sta per essere completata in questo periodo.
Lungo l’Alzaia, con accesso al canale, si sono trasferite qui le storiche Canottieri Milano e Canottieri Olona, fino agli anni ’20 insediatesi in Darsena. La chiesetta di S. Cristoforo, con il suo svettante campanile segna il paesaggio ancora poco urbanizzato, una delle poche chiese doppie esistenti e realizzata sotto i Visconti.
Il tratto finale
Si raggiunge quindi il tratto finale del Naviglio Grande, la zona totalmente pedonale e ciclabile, dove troviamo un tessuto di case a ringhiera, con laboratori di artigiani, frammisti ad osterie e botteghe, tra cui si trova il vicolo Lavandai. Infine cercheremo di comprendere perché e quando furono aperti i navigli, la ‘vita di un tempo’ e le attività legate al naviglio, tra cui il trasporto del marmo di Candoglia per la costruzione del Duomo. Non mancano episodi di Street art lungo entrambi i Navigli.
- Ritrovo: in piazza XXIV Maggio (lato Mercato Comunale), muniti di bicicletta.
- Percorso: 15 km circa, pianeggiante, facile, ad anello, su strade asfaltate e pista ciclabile, percorribile con ogni tipo di bicicletta (si consiglia l’utilizzo di biciclette per cicloturismo)
- Rientro: in Darsena
- Durata: 3 ore circa, comprensive di soste con spiegazioni
- Note: chiedere per eventuale necessità di noleggio bicicletta o di bike-sharing, cui bisogna provvedere autonomamente
- L’itinerario può essere svolto tutti i giorni da maggio a metà ottobre, da quando il riso sta iniziando a crescere fino alla mietitura (essendo tutto al sole, è consigliato evitare i periodi troppo caldi di luglio e agosto) ed è fattibile anche in orario tardo pomeridiano (con precauzioni per le zanzare)
- Possibilità di acquisto di prodotti tipici km 0 in una cascina
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