itinerario guidato da Marta Candiani, architetto e guida turistica
Il Naviglio grande: mestieri e funzioni
L’itinerario percorre inizialmente l’ultimo tratto dell’Alzaia del Naviglio Grande dal ponte di Via Valenza alla Darsena. Passeggeremo nel tessuto di case a ringhiera e nei loro cortili che caratterizzano sia l’Alzaia che la Ripa di Porta Ticinese: vi si trovano ancora oggi laboratori di artigiani, botteghe e osterie, oltre ad atelier di artisti e locali per la vita notturna.
Qui è anche il celebre vicolo Lavandai, raffigurato in moltissime immagini di ricordi milanesi, che ci parla di un mestiere che non c’è più e della vita di un tempo lungo i navigli. Ricostruiremo quindi come si viveva sul naviglio fino alla metà del secolo scorso, quali ne sono i mestieri storici, dalle lavandaie, ai trasportatori, agli osti, ai contadini…..
Cercheremo di comprendere perché e quando furono aperti i navigli, come funzionava il sistema delle acque di Milano (che comprendeva numerosi navigli, canali, rogge e piccoli fiumi, che oggi in parte non ci sono più) e le loro principali funzioni (innanzitutto di irrigazione, ma anche militari, e poi di trasporto merci e quindi di persone), tra cui importantissimo il trasporto del marmo di Candoglia per la costruzione del Duomo.
La Darsena di Porta Ticinese
Seguiamo l’acqua che dal Ticino, con un lungo percorso di circa 50 km, tramite il Naviglio Grande (realizzato a partire da fine sec.XII), arriva alla Darsena (ex laghetto di S. Eustorgio), ne faremo una parte di giro, per vedere come era il porto di Milano e cosa è diventato oggi dopo la riqualificazione fatta per Expo 2015. Da qui tramite il Naviglio Pavese (completato solo a inizio ‘800) le acque si riportate nel Ticino e nel Po.
Conca di Viarenna
Termineremo la passeggiata alla Conca di Viarenna, in via Conca del Naviglio, con la ricostruzione del suo funzionamento, collegando le acque della Darsena con i navigli della cerchia interna, coperti alla fine degli anni ’20. Parlando del sistema delle acque di Milano, ricostruiremo una “Milano città d’acqua” in buona per perduta.
- durata visita 2 ore circa
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