itinerario guidato da Marta Candiani, architetto e guida turistica
L’itinerario percorre l’ultimo tratto del Naviglio grande dalla chiesetta di S. Cristoforo, lungo l’Alzaia, prima di terminare alla Darsena. Prosegue poi lungo il corso di Porta Ticinese per arrivare alla Porta Ticinese della città medievale e a dove c’era la cerchia dei navigli interni.
Chiesa di S. Cristoforo
La lunga storia del Naviglio Grande (da fine XII sec.) è testimoniata dalla presenza sulle sue sponde dalla chiesetta doppia di S. Cristoforo, gioiello artistico di origine romanica, poi modificata tra Trecento e inizio Quattrocento. Dedicata al Santo protettore dei pellegrini e dei viandanti, è posta su una via di comunicazione importante. Presenta una immagine di S. Cristoforo gigante affrescata in facciata, mentre su un muro accanto c’è un’opera di street art. Molto interessanti sono anche i numerosi affreschi e le statue all’interno di varie epoche.
Alzaia del Naviglio grande e Darsena
Con l’ausilio del tram arriviamo al ponte di via Valenza, dove l’Alzaia si fa più tipica e piacevole. Passeggiamo quindi nel tessuto di case a ringhiera e nei loro cortili che caratterizzano sia l’Alzaia che la Ripa di Porta Ticinese: vi si trovano ancora oggi laboratori di artigiani, botteghe e osterie, oltre ad atelier di artisti e locali la vita notturna. C’è qui anche il celebre vicolo Lavandai, per cui possiamo ricostruire come si viveva sul naviglio fino alla metà del secolo scorso, quali ne sono i mestieri storici, dalle lavandaie, ai trasportatori, agli osti, ai contadini…..
Cerchiamo di comprendere perché e quando furono aperti i navigli, come funzionava il sistema delle acque di Milano (che comprendeva numerosi navigli, canali, rogge e piccoli fiumi, che oggi in parte non ci sono più) e le loro principali funzioni (innanzitutto di irrigazione, ma anche militari, e poi di trasporto merci e quindi di persone), tra cui principalmente il trasporto del marmo di Candoglia per la costruzione del Duomo. Il Naviglio Grande prende l’acqua dal Ticino e dopo 50 Km arriva in Darsena (ex laghetto di S. Eustorgio), su cui in parte ci affacciamo, per vedere come era il porto di Milano e cosa è diventato oggi dopo la riqualificazione fatta per Expo 2015.
Porta Ticinese o Porta ‘Cicca’
Infine dalla Darsena percorriamo un tratto del corso di Porta Ticinese, dove troviamo la più antica basilica di Milano, S. Eustorgio (metà sec. IV), con la leggenda dei re Magi, per poi terminare dinnanzi alla Porta Ticinese della città medievale (detta Porta ‘Cicca’), una delle due porte rimaste della cinta muraria realizzata da Azzone Visconti (1329-39), con significative statue trecentesche, all’esterno della quale era scavato il fossato della cerchia interna dei navigli, che, unita alla Darsena tramite la Conca di Viarenna, permetteva il trasporto del marmo di Candoglia fino a via Laghetto per la costruzione del Duomo.
- durata itinerario a piedi 2 ore 30 minuti circa
- si può fare preferibilmente da aprile a settembre, quando il naviglio non è in asciutta
- si prende il TRAM 2 per 4 fermate lungo il Naviglio, dalla chiesetta di S. Cristoforo al ponte di via Valenza
- è possibile fermarsi in zona naviglio per aperitivo/pranzo/cena
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