itinerario guidato da Marta Candiani, architetto e guida turistica
- Cosa accade a Milano, con il primo piano regolatore della città (Beruto 1889), nella zona di Porta Vercellina?
- Chi viene ad abitare in questa zona, edificata con un disegno urbano regolare, ma con degli assi visuali, su modello parigino?
- Come sono costruiti e quali sono le caratteristiche dei nuovi edifici residenziali, che pur presentando molte varianti, mantengono un carattere unitario, classificabile come stile Liberty?
- Cosa è stata l’Esposizione Universale del 1906 per Milano? Cosa rimane a più un secolo di distanza?
L’itinerario guidato si propone di percorrere le numerose vie del quartiere residenziale dell’alta borghesia, sorto nell’ultimo decennio del XIX sec. e nel primo decennio del XX sec. tra piazzale Baracca e il Castello, guardando gli edifici con la testa all’insù. Partiamo dalla Farmacia S. Teresa (unico esercizio commerciale rimasto con gli arredi originali liberty) nella casa Laugier, all’angolo con Corso Magenta; percorriamo le vie Mascheroni, Ariosto, Petrarca, Tasso, Revere, Gioberti e Saffi, alla ricerca di linee morbide e fluenti, di elementi zoomorfi e floreali, che caratterizzano i ferri battuti, la ceramica dipinta e il cemento decorativo delle facciate, ma anche delle cancellate e delle scale degli edifici. Il percorso termina all’Acquario Civico, già Padiglione dell’Esposizione Universale del 1906, e dedicato agli studi idrobiologici, come gli elementi decorativi della facciata mostrano chiaramente. Verrà ricostruita infine la sistemazione delle aree dell’ultima Esposizione Universale che Milano ha ospitato all’inizio del secolo scorso, inquadrandola nel contesto storico dell’epoca.