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IL LIBERTY A PORTA VENEZIA: alta borghesia, bagni pubblici e floreale
sabato 26 Ottobre – alle ore 10.15
Architetto e guida turistica
Liberty Porta Venezia Liberty Porta Venezia Liberty Porta Venezia
L’inizio: Palazzo Castiglioni
L’itinerario parte dal primo edificio Liberty milanese, appena restaurato nelle facciate fortemente materiche e decorative, Palazzo Castiglioni (1903) progettato per l’imprenditore dell’arch. Giuseppe Sommaruga in corso Venezia, con splendidi ferri battuti di Alessandro Mazzucotelli, che potremo visitare anche negli interni (cancellata, scalone con ringhiera, sala dei pavoni, cortile): è una residenza della nuova borghesia milanese, nella via storica dell’aristocrazia.
Le caratteristiche del Liberty
Andremo quindi alla ricerca di linee morbide e fluenti, di elementi zoomorfi e floreali, che caratterizzano i ferri battuti, la ceramica dipinta e il cemento decorativo soprattutto delle facciate, ma anche delle cancellate, degli androni e delle scale degli edifici. Potremo così comprendere quali sono le caratteristiche dei nuovi edifici residenziali di inizio ‘900, che pur presentando molte varianti, mantengono un carattere unitario, classificabile come stile Liberty.
Da Palazzo Castiglioni alle Case Campanini e Berri-MergaIli
Si raggiunge poi via Bellini per vedere la Casa Campanini (1904-5), che l’arch. Alfredo Campanini si è costruito come sua residenza, ispirandosi a Palazzo Castiglioni, di cui potremo visitare anche androne e scale. Proseguiamo quindi in via Mozart, via Barozzi e via Cappuccini dove troviamo tre edifici dello stesso committente, realizzati dall’arch. Ulisse Arata: l’ultima Casa Berri-Meregalli (1911-14) è la più eclettica, mostrando una conclusione dello stile Liberty.
Architetture di via Malpighi
Si arriva infine in viale Piave a vedere quel che resta del Bagno di Diana (1842), poi diventato Hotel Kursaal Diana (1907-8) dell’arch. Achille Manfredini. Terminiamo l’itinerario con gli edifici in via Malpighi, Casa Galimberti (1903-5), col suo completo rivestimento in ceramica a motivi soprattutto floreali, e la Casa Guazzoni (1904-6), dove prevalgono elementi in cemento decorativo e ferro battuto, entrambe dell’arch. Giovan Battista Bossi.
NOTE | visita già presentata nell’ART NOUVEU WEEK – CON INGRESSO A PALAZZO CASTIGLIONI E A CASA CAMPANINI |
Durata | 2 ore 30 minuti |
Ritrovo | 10 minuti prima dell’orario indicato – ritrovo davanti Palazzo Castiglioni, corso Venezia 47 |
Costo visita | € 18 |
E’ OBBLIGATORIO IL PAGAMENTO ANTICIPATO, DOPO LA CONFERMA DELLA VISITA – VAI ALLA PAGINA PAGAMENTI |