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NOVITA’ – AFFORI e DERGANO: da Comune autonomo a periferia urbana
domenica 12 Novembre 2023 – alle ore 15.15
itinerario guidato da Marta Candiani, architetto e guida turistica
la Milano dei Misteri la Milano dei Misteri la Milano dei Misteri la Milano dei Misteri
Con questo itinerario iniziamo a conoscere delle periferie urbane, che hanno una loro storia e avevano una loro identià essendo stati Comuni autonomi.
Milano e gli ex Comuni autonomi
Milano per secoli ha avuto un territorio comunale delimitato dalle mura spagnole (o bastioni), finché a fine ‘800 sono state demolite. Si sono così iniziate ad unire le zone urbanizzate esterne (i cosiddetti ‘Corpi Santi’ prima ed altri Comuni autonomi poi) con il cosiddetto “centro storico”.
Nella fascia al di fuori delle mura c’erano tanti borghi medi o piccoli. Sviluppati attorno ad una chiesa, una cascina e una piazza, con molti terreni circostanti ad uso agricolo. Nell’800 con lo sviluppo dell’industria il volto di questo borghi è iniziato a cambiare, si sono urbanizzati, con nuova popolazione e edifici. Finché nel 1923 un decreto comunale annetteva al territorio urbano di Milano 11 Comuni indipendenti, che cosi diventavano quartiero periferici della città. Negli ultimi anni invece, con la dismissione industriale della città, sono stati recuperati spazi ad uso terziario, servizi, parco e nuova residenza anche convenzionata, in ottica di una sostenibilità edilizia ed urbana.
Affori
Il borgo di Affori era il più grande e popoloso sulla direttrice a nord per Como. Era sorto già nel medioevo appena fuori dalla strada principale attorno alla vecchia chiesa di S. Giustina (poi rifatta a metà ‘800 in stile neoclassico, per l’aumento della popolazione) ed altri piccoli oratori. Del cascinale o municipio del vecchio Comune di Affori purtroppo non rimane più nulla.
Ma solo la Villa Litta Modignani, sorta per opera del marchese Corbella nel 1687, merita una visita. Con il suo parco all’inglese, il più antico di Milano. Nel territorio di Affori vivevano o vi trascorrevano periodi di villeggiatura nobili famiglie lombarde. La Villa, che ha visto passare nobili ed intellettuali, dopo essere stata proprietà di varie famiglie, è stata infine donata al Comune di Milano nel 1927 ed è oggi sede tra l’altro di una ricca biblioteca. Invece nella chiesa si trova una piccola copia di scuola luinesca della Vergine delle Rocce di Leonardo nella seconda versione di Londra.
Dergano
Seguendo la direzione verso il centro, passando per aree industriali dismesse e riqualificate, raggiungiamo il più piccolo borgo di Dergano. Che si è sviluppato anch’esso attorno ad una cascina e una chiesa, ma anche all’antica Locanda S. Carlo (già riportata nelle visite pastorali del Borromeo), con terreni agricolo e poi ad uso industriale. E da qualche decennio in fase di riqualificazione urbana.
Il più originale complesso ‘industriale’ è l’ex Armenia Films, una sorta di Cinecitttà milanese, del 1911 in via Baldinucci, di cui rimane ancora l’ingresso a delimitare un giardino pubblico. La chiesa di S. Nicola, ormai piccola per la aumentata popolazione, viene rifatta all’interno dell’iniziativa del cardinal Schuster per le nuove chiese in periferia, ma rimane incompleta per la guerra, mentre nel dopoguerra il nucleo centrale del borgo perde quasi tutto il suo aspetto rurale.
Terminiamo il percorso nel parco di quello che da fine ‘800 era l’Ospedale dei Contagiosi Agostino Bassi, realizzato per combattere le vare epidemie del tempo, con 6 edifici Liberty dedicati ciascuno ad una singola malattia. Il luogo lontano dal centro e sorta di città giardino, purtroppo oggi è quasi tutto lasciato in rovina in vista di una prossima riqualificazione. Cosa che invece è stata realizzata nel complesso di edifici sorti attorno a Villa Fiorita a nord del borgo storico di Affori, dove negli stessi anni era sorto, come cittadella recintata, l’Ospedale psichiatrico Paolo Pini.
NOTE | ciclo di visite LA MILANO DEI BORGHI |
Durata | 1 ora 45 min |
Ritrovo | 10 minuti prima dell’orario indicato – il punto di ritrovo verrà comunicato via mail agli iscritti |
Costo visita | € 13 |
Guida | Marta Candiani – architetto e guida turistica |
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